Velasco Vitali
Nel panorama degli indirizzi che caratterizzano la figurazione contemporanea, Velasco ha scelto certo una delle strade più difficili: quella della semplicità. Intendendo con questo la rinuncia all'eccesso, al desiderio di inventare a tutti i costi qualche cosa di nuovo. Lontano dalle sperimentazioni su soggetti e materiali insoliti, questo artista ha riscoperto nelle sue opere gli elementi della tradizione pittorica e del suo linguaggio, individuando in essi gli stimoli per una personale ricerca di contenuti e i mezzi espressivi. Nelle sue tele, generalmente di grandi dimensioni, si susseguono, accanto ai ritratti, scenari urbani, periferie deserte e scorci paesaggistici. E' la trascrizione di un mondo naturale che rimanda a realtà nascoste in un'atmosfera drammatica, in bilico tra riflessioni neorealiste e una sorta di espressionismo materico, giocato sulla strutturazione ricercata delle immagini, sullo studio delle "linee energetiche" e degli equilibri compositivi.
Ha partecipato al 2° e al 3° Premio Cairo nel 2001 e nel 2002.