Simone Gori

Firenze, 1986
Shortlist

24° Premio Cairo

Poetiche ed esistenziali, le opere di Simone Gori (Firenze, 1986, vive e lavora a Prato) indagano la condizione umana affidandosi alla metafora. Le nuvole sono un soggetto ricorrente perché «il cielo», spiega, «contiene una vera e propria filosofia della vita. Le nuvole nascono, si trasformano, si uniscono, si dividono e si dissolvono. E sono tutte uniche». Nuvole e figura umana convivono in alcune grandi installazioni: lavori che, complice la laurea in Architettura all’Università di Firenze, dialogano intensamente con lo spazio che li accoglie. Nelle elaborazioni fotografiche, un graffio sul petto di un uomo rivela porzioni di cielo al posto degli organi («volevo dare l’idea di “scavare” l’individuo, di arrivare alla sua essenza»). E la metafora diventa cosmica nei quadri astratti: grandi tecniche miste materiche, basate su quelli che lui definisce «primitivismi cromatici», che evocano le superfici solari oppure lunari.

Stefano Castelli