Agostino Arrivabene
La sua arte è colta, seducente, intrisa di simboli, ispirata sia dalla mitologia classica che dai Maestri del XV-XVI secolo ( Leonardo, Dürer, Bosch) e nel passato più recente da Moreau, Redon, Ernst. Chi guarda, osserva, le opere di Arrivabene, inondato dal vortice dei messaggi velati, partecipa (forse inconsciamente) a un viaggio iniziatico che conduce alla rivelazione di una conoscenza di cui l’artista è generatore e dispensatore. Un moderno alchimista, capace di far vivere esperienze di carattere mistico che travalicano i limiti cognitivi dello spettatore, del conscio e dell’inconscio, una continua esplorazione del nostro “universo intimo” tra archè di vite già vissute o vagheggiate.
Ha partecipato al 5° Premio Cairo nel 2004.
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Ematofaga (Elisabeth Bathory), 2014, olio su legno, cm 50 x 40
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