Danilo Stojanovic'

Pola, 1989
Shortlist

24° Premio Cairo

Sogni, incubi, visioni interiori, fantasie? I dipinti di Danilo Stojanovic´ (Pola, Croazia, 1989, studi all’Accademia di belle arti di Venezia), regolarmente esposti in Italia e all’estero in personali e collettive, ci portano in un territorio liminale, dove l’io interiore e l’immaginario collettivo si sfiorano, lasciando emergere figure enigmatiche e oggetti arcani.

Familiare e straniante, questa teoria di presenze si muove in un universo sospeso, liquido, al netto di prospettive fisse. La tecnica è la pittura a olio su tela di lino; il colore, steso per velature sottili, è permeabile a interventi materici che possono ispessirne la trama e aumentarne la resa plastica. In ampia prevalenza scure ma attraversate da una coppia ricorrente di vibranti complementari (rossi e verdi), le atmosfere richiamano una sensibilità metafisica, che sembra un invito a sondare ciò che sta sotto, o al di là, della superficie visibile. L’effetto complessivo è quello di un incantesimo perturbante, attuato per suscitare domande inattese

Sara Boggio