Chiara Peruch

Pordenone, 1996
Shortlist

24° Premio Cairo

Scenari misteriosi, paesaggi nitidi o foschi, soggetti mutanti dai toni cupi o brillanti, reperti, rettili, anfibi, oggetti comuni che acquisiscono forza simbolica sono i protagonisti della pittura di Chiara Peruch. In bilico tra figurazione segnica e astrazione materica, l’artista crea visioni immaginifiche, narrazioni stranianti, vedute sognanti e al contempo inospitali. Nella sua pratica sperimenta vari materiali dall’olio alla pietra pomice, dall’acrilico alla resina, come in Pelle umana delle cose – Guanto (2024), che rimanda alla tecnica del mosaico nella composizione di un guanto d’uso quotidiano, evocando così il senso tattile e l’idea di protezione.

Nata nel 1996 a Pordenone, Peruch si è diplomata all’Accademia di belle arti di Venezia, città dove tuttora vive. Ha esposto in gallerie e spazi pubblici come la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e il Museo Giovanni Fattori di Livorno.

Arianna Baldoni