Maria Giovanna Zanella
24° Premio Cairo
La pratica artistica di Maria Giovanna Zanella (Schio, Vicenza, 1991, studi all’Accademia di belle arti di Venezia), che comprende sia pittura che scultura, indaga la fisicità come luogo di vulnerabilità e frizione ma anche, e soprattutto, di contatto, calore, passione. Se, come sostiene l’artista, «il corpo piatto e rigorosamente delimitato è la frontiera di un’individualità isolata», non è un caso che i suoi dipinti mettano in scena anatomie prosperose, masse eccedenti, incarnati vibranti, ritratti in una gestualità intima
che non teme di esporsi. Nei dipinti è la pennellata ad amplificare dinamicità e intensità delle composizioni, mentre nelle sculture l’affondo nella “viva carne” è affidato ai materiali, che oltre ad argilla e ceramica possono includere anche pane, lieviti, farine. Esposta in spazi privati e istituzionali (l’Archivio di Stato a Napoli, Palazzo Thiene a Vicenza), l’opera di Zanella è una celebrazione del desiderio in tutte le sue forme.
Sara Boggio