Daniele Marzorati

Cantù, 1988
Shortlist

24° Premio Cairo

Dai platani dei parchi e viali di Shanghai che testimoniano la colonizzazione francese del XIX secolo agli spazi industriali ed ex campi nomadi milanesi; dal disboscamento e ripristino delle foreste dell’entroterra sardo ai paesaggi plasmati dall’acqua della Valle del Po, Daniele Marzorati (Cantù, Como, 1988, studi alla Naba di Milano) osserva, riproduce e accosta frammenti di luoghi o vegetazione per indagarne i risvolti politici, economici, culturali e sociali. I linguaggi prescelti sono quelli della pittura, del disegno, del frottage e della fotografia, che l’artista alterna o abbina a seconda del progetto. Nel disegno è l’uso della matita o della penna a conferire a ogni opera delicatezza ed eleganza, mentre nelle fotografie questa qualità è ottenuta grazie alla stampa su pellicola e all’uso di una camera analogica per grande formato, una Deardorff, nei cui negativi di cm 20x25 l’artista riesce a comporre scatti diversi, in una imprevedibilità di suggestioni e risultati.

Manuela Brevi