Marco Eusepi

Anzio, 1991
Artista

24° Premio Cairo

Nato ad Anzio (Roma) nel 1991. Vive e lavora a Roma.

MOSTRE

2023 Fioriture, Litografia Bulla, Roma.

2022 Gardens, Palazzo Trigona, Noto (SR).

2019 Underpainting, Albert Van Dyck Museum, Schilde (Belgio).

Un “hortus conclusus” in continua trasformazione, uno spazio energetico e metaforico dove natura e azione umana sono centrali. L’opera di Marco Eusepi in concorso, intitolata Frame (Garden), è un compendio della sua ricerca, attenta alla natura e alle sue implicazioni simboliche. Il dipinto non ha pretese realistiche o mimetiche, fiori e foglie sono accennati, non si sviluppano nel tempo e nello spazio; è piuttosto, nelle intenzioni dell’artista, il fermo-immagine, un frame, appunto, di una trasformazione in atto. «Non mi interessa fornire una lettura univoca dell’opera: il quadro può nascere da una suggestione, da un ricordo, da qualcosa di intimo e personale, ma poi chiede all’osservatore una partecipazione attiva, di mettersi in ascolto e dare una propria lettura». Eusepi stesso si pone come osservatore di fronte alla sua opera una volta terminata e, spiega, «mi trovo a fare delle scoperte impreviste, che emergono come “fiumi carsici”. Per esempio mi è tornata alla mente una delle scene più emblematiche del film Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni, quella dell’esplosione finale, e ho trovato un’analogia sul piano estetico e compositivo: una deflagrazione della materia che sembra essere in corso ma che al contempo è anche congelata». E il dipinto diventa così testimonianza della condizione dell’esistenza umana, della sua transitorietà e precarietà.

Fabiana Fruscella 

Frame (Garden)

olio su carta intelata, cm 155x200.